Anny Baldissera
Visibile parlare
Con il titolo “Visibile Parlare” si connota il carattere di una personale d’arte, incentra sul valore del ‘visibile’, quale universo della sua verità formalizzata secondo strutturazioni linguistiche e di un ‘parlare’ che fa da contrappunto in una poetica di grande respiro. Il suo iter è rendere visibile l’invisibile, mediante rappresentazione d’immagini, composizioni codificate secondo stilemi propri di una narrazione in continua evoluzione. Molte le tematiche trattate dalla pittrice come: “Metamorfosi e Mito”, “Spiragli di luce”, “Accadimenti e Inquietudini”, “Naturalia”… quali spaccati diversificati di un percorso tematico, capace di scandire i ritmi interni ed esterni di una sensibilità artistica sempre attenta a recepire e a rimandare verità profonde di un profondo sentire. La Delle Noci, attraverso continui approfondimenti e speculazioni linguistiche, arriva a strutturare una sua personalissima sintassi formale incentrata sul principio pittorico di una valutazione attenta del reale, facendo del disegno il punto di partenza per la rappresentazione di verità segrete, quasi ‘visionarie’, quali immagini dell’inconscio e della stessa coscienza. A volte sono formulazioni che, alla maniera pirandelliana, chiedono di venir fuori ed incarnarsi in immagini concrete, a volte sono visioni cariche di simboli e di richiami colti, a volte, alla maniera magrittiana, si definiscono mediante il gioco del ‘dentro-fuori’, secondo un realismo magico di grande respiro.
A conferma di tutto ciò basta rifarsi alle opere: Il conclave, Birkenau, Shoah, Euridice e Orfeo… racchiuse spesso dentro atmosfere rarefatte, come nella pittura quattrocentesca, con un cromatismo a volte velato, steso a larghe campiture atte a definire lo spazio; non mancano echi della poetica di Maurice Denis, per quel particolare gioco chiaroscurale che conferisce ritmo e un particolare dinamismo di fondo alle sue opere. Inoltre, la Delle Noci privilegia un originale schema compositivo, basato sulla varietà dei soggetti trattati in cui, sia il segno che il colore esprimono una concettualità di spessore ed una forte intenzionalità emotiva capaci di farsi espressione di una creatività in continuo divenire.
A ben vedere è pittura come esistenza, senza tralasciare alcun sentimento, alcun possibile percorso che la pittrice intraprende sempre con coraggio di ricerca e di sperimentazione, rinnovando ogni volta il suo desiderio di arte. Alla luce di tutto ciò tecnica, mestiere, capacità interpretativa coltivate all’insegna del rigore e della raffinatezza formale sono il ‘vero’ di un codice espressivo capace di parlare al cuore di chi osserva.
Anny Baldissera